domenica 4 dicembre 2011

Se guardo indietro, vedo colori e sento profumi familiari. Vedo azioni simili a tante altre ma che nascondono in sè l'unicità del gesto.
Negli ultimi tempi ho ritrovato una passione perduta, allontanata: mettermi ai fornelli per il semplice piacere di farlo. E ne sono felice.
Sono arrivata a pensare che l'arte della cucina è il fil rouge dei miei periodi di vita, e mi riferisco sia all'azione  cucinare che lo spazio cucina in senso fisico.
La cucina dell'infanzia, quella della mamma, nonna, sorella, dei pranzi infiniti, del senso di famiglia, la cucina delle feste o semplicemente della domenica.
La cucina tra amici, il piacere di condividere ore senza pretese.
La cucina degli amanti, quella che ti prepara all'incontro, quella che mette la passionalità in un piatto.

Nessun commento:

Posta un commento