domenica 31 agosto 2014

Fare le melanzane ripiene è una cosa seria. Che mica a chiacchiere!

Ho deciso che non starò qui a giustificarmi per la mia totale disattenzione a questo blog, cosa che mi propongo di fare appena comincio a scrivere :P . Non sono una blogger. Non sono una foodblogger (chissà se esiste). Mi piace cucinare, mi rilassa e mi fa star bene. Quando ho voglia scrivo. Come si vede, poco. [Ma ho altre ricette in attese]



Quando ero piccola, la melanzana significava piena estate.

MELANZANE RIPIENE
Sono mesi che penso alle melanzane ripiene. Già a luglio ci pensavo, ma presto sarei andata a casa e le avrebbe fatte la mamma - Eh già, quelle della mamma!
Ma ahimè, destino beffardo, 20 giorni a casa  e le tanto nominate melanzane non le ho neanche viste da lontano. Quest'anno non ho mangiato per NIENTE le melanzane ripiene fatte dalla mamma!
Finite le ferie sono tornata a casetta mia. Due giorni e, al telefono con mia madre, scopro che le stava facendo in quel momento. "Ma quindi mi odia?".
Dopo tanto rimuginare ho pensato che chi fa da sé, si sbatte un po' di più, ma ottiene quel che vuole.

Visto che preparare le melanzane ripiene richiede tempo mi sono riproposta di documentare tutta la ricetta e pubblicarla. Lo devo, alle melanzane! Sarà anche lungo il procedimento, ma sono di una bontà infinita!

Oggi, parlando con La mia amica, ho scoperto che in Puglia in alcune zone si fanno con la carne...Un sacco greco!
Nella mia zona, sin da bambina, ho sempre visto le melanzane ripiene senza carne. E la ricetta è appunto quella campanilistica ;)

Indicazioni per la lettura: Questa ricetta non indicherà alcuna quantità. Questa rientra tra le ricette "ad occhio", ossia "un po' di"; "q.b."; "abbastanza". Condire ad libitum (il latino fa scena). 
Ecco, anche questo è il motivo per il quale scrivo poco. Una ricetta ha bisogno di quantità, che io non ho quasi mai. 

INGREDIENTI:
  • Melanzane
  • Cipolla
  • olio
  • prezzemolo
  • basilico
  • aglio
  • formaggio grattugiato
  • uova
  • pane

Taglio ogni melanzana in due parti (lunghezza o larghezza dipende dai gusti) e le tengo in acqua con sale grosso. Pare che il sale grosso tolga il sapore amarognolo della melanzana. 

Con l'aiuto di un coltello e un cucchiaio, scavo le barchette di melanzana. Spessore? 0,5 cm?! Si, dai...può andare!
In questo momento mi rendo conto che sto scrivendo troppe volte "melanzana", tanto da perdere quasi il significato! Da qui in poi sarà indicata con "M"
La polpa delle M la taglio a pezzi piccoli e li tengo ancora in acqua pulita e sale. Tolto l'eccesso d'acqua, metto a cuocere con olio e un battuto di cipolla. Una volta quasi cotto, aggiusto di sale e pepe. 
Le barchette, invece, le metto a sbollentare in acqua leggermente salata.Per quanto tempo? Mumble Mumble...Quando sono più morbide ma non troppo (devono poi passare in forno)
 Quando la polpa delle M è abbastanza fredda, aggiungo il formaggio, le uova (un paio giusto per amalgamare - anche se sono convinta che mia madre ne usa di più), basilico, pane raffermo tenuto a mollo in acqua e già strizzato, formaggio. 
 Amalgamo bene il tutto (consistenza non troppo molle) e riempio le M. Dispongo le barchetta in una teglia con un filo d'olio sul fondo. Mia madre mette la salsa di pomodoro. Buone entrambe le versioni. 
 Più o meno l'effetto finale è questo! Poi ricopro con salsa di pomodoro. In forno per circa mezz'ora a 200 gradi. La cottura viene fatta con la stagnola fino a quando i succhi di cottura non cominciano a bollire, poi si lascia la teglia scoperta e si continua a cuocere. Ovviamente fino a quando non prendono un bel colorito. 
 Lo sbattimento richiesto dal processo, mi porta a farne sempre di più. Quelle che non metto subito in forno, le metto in contenitori in plastica e le metto in freezer. All'occorrenza, fanno tanta felicità!

 Alla fine, ti siedi a tavola, ed è domenica anche per te!

(in sottofondo: Ella Fitzgerald & Louis Armstrong - Ella & Louis)